Állami gimnázium, Fiume, 1883

— Illustrazione di due similitudini al principio del Natale e del Cinque Maggio del Manzoni. — Il naufragio di Ulisse. — Illustra­zione di altri due similitudini al principio della Mascheroniana del Monti e nel secondo coro dell’Adelchi di A. Manzoni, strofe 11-14. — Libera esposizione della ballata tedesca di E. Heine „I due granatieri francesi“. — Lettera di augurio pel capo d’anno. — L’ombra di Ugo Bassville a Parigi il giorno 21 gennaio 1793. — Leonida alle Termopili. — La sera del sabato nel villaggio. — La leggenda di Deucalione e Pirra, dalle Metamorfosi di Ovidio. — Lettera di rimprovero e di consiglio. — Di libera scelta, del genere descrittivo. — Coriolano alle Fosse Cluilie, ossia il trionfo dell’ amore materno. — Una gita per mare. — Il mito di Orfeo ed Eu­ridice, dalle Metamorfosi di Ovidio. — „L’aurora ha l’oro in boc­ca“, lettera di rimprovero e di consiglio. CLASSE VI. Concordia e costanza conducono a buon fine. — Il tempio di Santa Croce a Firenze nei Sepolcri del Foscolo. — Libera es­posizione di una ballata del poeta ungherese G. Arany „La Madre di Mattia“ о „Ladislao V“. — La speranza. — Orazioni di Ce­sare e di Antonio in senato, prima degli Idi di Marzo. — La vec­chiaia è veneranda ad ogni spirito bennato. — Introduzioue ed esposizione dell’ode di Parini „L’Educazione“. — Contenuto e scopo dell’episodio della „Vergine Cuccia“ nel poemetto satirico del Parini. —I fiori degli alberi da frutto in primavera e le spe­ranze della giovinezza. — La pigrizia è madre della povertà e lo ozio è padre dei vizi. — La vita umana paragonata ad un viag­gio di mare о al corso di un fiume. — Di libera scelta. — Del­l’affetto al luogo natio. — „Quilibet fortunae suae faber.“ CLASSE VII. Il senso allegorico universale del primo canto della Divina Commedia e lo scopo del poema dantesco. — Il latino volgare, la romanizzazione e i dialetti neo-latini. — Considerazione su l’uno о l’altro degli episodi danteschi: la Francesca da Rimini, il Fari­nata degli Uberti e Pier delle Vigne. — Dell’influenza esercitata in Italia dall’antica letteratura provenziale e francese. — Per quali motivi avvenga che „Virtù viva sprezziam ; lodiamo estinta“. — Dalle varie scuole liriche siciliana, bolognese, umbra e toscana nel secolo XIII. — „La miglior sapienza dell’ uomo è conoscere sè stesso.“ — La strage di Mohács del 1526, dall’elegia ungherese di Carlo Kisfaludy. — „La più bella e più utile vittoria dell’ uomo è vin­cere sè stesso. — Un pensiero di Alessandro Petőfi: Come vorrei

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