István D. Kurucz pittore (Galleria Gian Ferrari Milano, Via Gesu, 1985)

Uno degli epicentri di maggiore rilievo delle arti figurative d’Ungheria si trova nella Grande Pianura Ungherese - l’Alföld. Si tratta di un’arte caratteristica, inserita organicamente nel corpo vivo dell’arte mondiale e affatto isolata, la cui unica componente comune è la concisione. Dal punto di vista formale que­sta concisione significa il vigore del ritmo, la decisa cadenza di colori, di estrinsecazioni, mentre dal punto di vista del contenuto rappresenta il simbolo, ossia il condensamento dell’analogia iconografica con la realtà. Uno dei rappresentanti più marcati di questa pittura peculiare della Grande Pianura Ungherese è István D. Kurucz, Premio Munkácsy per la pittura, di cui ho l’onore di presentarvi alcune opere. Il Kurucz opera con vaste superfici riassuntive, adopera pochi colori, raffigura come se fosse parco di parola, dipinge su legno. Le modalità della sua espressione risentono dell’influenza dei primitivi, dei maestri italiani del Trecento e del Quattrocento. Egli risolve le sue composizioni con una semplicità laconica indicando con poche linee l’estensione delle forme; le figure inscenate ed il loro ambiente sono ridotti ai connotati più essenziali, mantenendo tuttavia dell’uomo e della natura, tutto quanto è necessario alla raffigurazione di pieno valore. Da qui vien dato quanto è di specifico nelle opere di István D. Kurucz, composto di modernità e di universale comprensibilità riunite in una unità organica. La sua sensibilità per la composizione è stata educata per lo più sulle scorte degli affreschi delle chiese dell’Italia centrale di cinque secoli fa, mentre la sua tendenza stilizzante appartiene al secolo nostro e la sua attitudine costruttiva ci conduce a Cézanne. Nel significato dei suoi quadri si manifesta univocamente la tematica rurale. Degna di attenzione l’incisività lapidaria della capacità di espressione del Kurucz, poiché per mezzo di essa egli comunica un importante messaggio umano e sociale. La peculiarità della sua arte consiste nell’espressione, concisa ed ampia, del messaggio della patria, di facile comprensione anche nel linguaggio artistico universale. Francesco Merényi Direttore dell’Accademia d'Ungheria a Roma La mostra è ordinata sotto gli auspici dell’Amba­sciata della R. P. di Ungheria presso il Quirinale

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