Állami gimnázium, Fiume, 1882

barca, ed egli stesso, allevato senza coltura in quell’ umile condizione, continuò nel mestiere del padre ‘). Ma Demade doveva trovarsi male fra i banchi dei rematori e, sentendosi capace di grandi cose, abbandonò quella troppo modesta condizione. Eschiue, altro grande oratore contemporaneo di Demostene, tanto simile a Demade per la povertà dell’ori­gine, il naturale talento e le politiche tendenze, potè col- Γ ufficio di scrivano acquistarsi una certa pratica dei pub­blici affari e per questa via giungere alla tribuna ed alle più alte cariche dello stato. Di Demade non conosciamo punto i primi passi alla nuova carriera e la prima volta che ci si presenta, egli è già uomo fatto, mostra dello spirito ed una certa coltura, possiede tatto ed abilità politica, è un valente oratore. Interrogato chi avesse avuto per maestro, rispose : „la tribuna degli Ateniesi“, volendo dire che la pratica degli affari lo aveva formato oratore 2). La qual pratica forse l’avrà acquistata aneli’ egli, come Eschine, in qualche piccolo impiego della repubblica, vivendo da questo come meglio poteva e sgobbando per riparare alla sua povertà (ίπτ. τ. δωδεκ. §. 7), sebbene non facesse mai il logografo ne’ processi (§. 8) ; ma non dobbiamo però dimenticare quale scuola di oratori ed uomini di stato potesse essere in quei tempi anche radu­nanza popolare (Isocr. π. άνιδ. 295 sg.) e quanta fosse la li­bertà di parola nella democrazia ateniese. Nè deve far me­raviglia se Demade, uomo privo di una coltura elevata e di una nobile educazione, ricco però d’ingegno e di pratica abilità; leggero e senza scrupoli, ma pronto ed ardito; ar­guto e spicciativo nel parlare, fine nel trattare, potè salire ') Quintiliano II, 17, 12. Ad cuius rei confirmationem afferunt, Demaden retnigetn et Aeschinen hypocriten oratores fuisse. — Sesto Empirico πρ. τ. μαθ. II, 16, ενδέχεται δέ γε ίκανώς και κατά τρόπον ρητορεύειν μή μετασχόντα ρητορικής, ώς καί περί Δημάδου παρειλή­­φαμεν. κωπηλάτης γάρ ών δμολογεΐται ά'ριστος γεγονέναι ρήτωρ καί συν τούτω, άλλοι παμπληθείς. — Proclo Prolegg. ad Hesiod. 5 ó ιχθυοπώλης Λημάδης. — Suida S. Ν. Λημάόης.... πράτερον ναύτης ών. — Eliano ποικ. ίστορ. XII, 43. — Mass. Pianude (Rhett. Gr. ed W. V, 377). 2) Stobeo Flor. XXIX, 91.

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