Állami gimnázium, Fiume, 1889

Traducendo il primo indirizzo di Francesco Deák la Direzione cre­dette far cosa non discara nè inutile agli scolari di questo ginnasio, che nel VI corso ne fanno oggetto dei loro studi di lingua ungherese. Possano attingervi anche nella veste italiana quei sentimenti di equità e di diritto, quello spirito di moderazione e di fermezza e anzi­tutto quell’ardente amor patrio a cui ogni frase dell originale s’inspira. Che la versione presente sia bene accetta anche alla patriottica cittadinanza di Fiume, che in più occasioni diede prove indubbie di saper apprezzare debitamente l’antica grandezza di tanto carattere. PRIMA PROPOSTA D’INDIRIZZO letta da Francesco Deák nella camera dei deputati a Pest, li 13 maggio 1861. ----- -----­ Nozioni preliminari. I dodici anni che tennero dietro agli avvenimenti del 1849 furono oltremodo luttuosi per Г Ungheria. 11 governo austriaco aveva sospeso la costituzione, abolito il ministero responsabile, soppressa la carica del Palatino e il sistema che regolava Г am­ministrazione a comitati. 11 parlamento non veniva convocato e trattavasi l’Ungheria come una provincia soggiogata. Furono questi gli anni tristi dell" assolutismo. Gli uni credevano già irreparabilmente perduta la nostra pa­tria e le predicevano un avvenire non meno tragico di quello che aveva avuto la misera Polonia; gli altri, in seguito all’arbi­trario procedere del governo centrale, prevedevano una lenta ma ineluttabile decadenza della lingua e della stessa nazione. Ma tuttavia col finire del quinto decennio del nostro secolo il governo assoluto aveva fatto il suo tempo ; si riconosceva sempre con maggior chiarezza che esso non era capace di assicurare il benessere dei popoli. La guerra franco-austriaca (1859) che finì colla sconfitta dell’Austria, dimostrò ad evidenza i difetti del re­gime d’allora. S. M. il Re perciò volle farla finita col sistema

Next